venerdì 19 marzo 2010

Idiota!


Ok probabilmente sono uno stupido.
Sicuramente tutti voi sarete incappati in un qualcosa che per la maggior parte degli altri e' intuitivo e impossibile da sbagliare e invece voi avete sbagliato,due volte... in meno di un'ora.
Chi e' veramente intelligente e chi e' realmente stupido? Quali sono le scale di misura e gli indicatori di una forte mancanza di capacita' mentali?
Siamo a lavoro, non siamo i direttori o grandi responsabili,siamo l'impiegato,siamo l'addetto a un "qualcosa" e facciamo il nostro lavoro e siamo convinti di farlo bene. Domani accade un imprevisto, capitano sempre , cosa succede in quel momento? Cosa accade quando la routine viene interrotta?
La definizione piu' "tecnica" data alla parola intelligenza e' quella definita come "comportamento intelligente" nel quale una persona particolarmente dotata riesce a connettere tra di loro due schemi mentali per crearne un terzo nuovo per raggiungere un fine,fare dei mezzi che ha a disposizione un uso perspicace e reagire. L'intelligenza e' la capacita' di adattamento.
Se quindi di fronte a un evento improvviso nel nostro lavoro andiamo nel panico,cominciamo a balbettare, non troviamo una soluzione abbastanza immediata potremmo dire che siamo stupidi .Si lo siamo,se fossimo intelligenti riusciremmo a trovare 2 o 3 schemi già' utilizzati in precedenza e ne creeremmo un altro per adattarlo alla nuova situazione.
L'intelligenza e' un dono divino? O lo sei o non lo sei?Come la bellezza? No. Chi e' stupido o viene identificato come tale non ha probabilmente vissuto in contesti atti a stimolare la sua intelligenza. Con questo non affermo di giustificare gli stupidi anzi ritengo la stupidita' un fenomeno da combattere. Solo che con me stesso e' dura vincerla.
Non sto qui a scrivere un trattato sugli aspetti cognitivi della mente umana con tanto di link e riferimenti autorevoli. Io uso questo mezzo, questo blog semplicemente per specchiarmi e magari riguardandolo un giorno capire chi sono. Mi e' capitato per esempio di rileggere un post del
mio blog e vi assicuro che se non mi fossi reso conto di essere sul mio blog non avrei dato la paternità' di quanto scritto al sottoscritto. Sono stupido per questo?Soffro di personalità' multipla?
Ho avuto qualche complimento per il post precedente a questo,ammetto che difficilmente ne ricevo e ancor più' difficilmente riesco a gestirli. Solitamente quando sono soggetto ad apprezzamenti mi trovo in una situazione di imbarazzo mentre al contrario quando subisco attacchi riesco a digerirli meglio perché' riesco a combatterli. Non sarebbe piu' intelligente saper accettare un complimento godendoselo e rimanerci male per un'offesa?
Ogni tanto mi iscrivo e dopo nemmeno un mese mi cancello da alcuni siti di chat pubbliche dove puoi inserire le tue foto e conoscere nuova gente, nel mio caso donne. Mi districo tra una serie di profili dai generi piu' disparati,da quelli della teen-ager che scrive frasi "poetiche" a quelli dove richiedono nei minimi dettagli i requisiti della persona che deve contattarli a chi fa appelli disperati
in cerca di gente "seria" e disponibili a rapporti duraturi. Adesso quanto vi sembra stupido cercare una ragazza in questo modo? E quanto credete siano stupide quelle donne che cercano una persona "affidabile" in un chat scrivendolo come requisito?E quanto ritenete intelligenti tutti i ragazzi che credono ai profili di una chat pubblica? Ecco il mio livello di stupidita' sale e cresce dal momento
in cui mi iscrivo per poi raggiunge un livello limite di insopportabilità' e allora mi cancello. Sono stupido? O sono intelligente visto che ho capito che comunque la cosa di per se' e' solo una perdita di tempo? E il fatto di ricaderci ogni tanto nasconde una piu' profonda stupidita' nascosta da una parvenza di intelligenza o cos'altro? Chi e' stupido a fare cosa e in che modo?
E' nella natura umana dare maggior risalto alle cose negative anziché' quelle positive,siamo un po' tutti masochisti,quando succede una cosa cattiva stiamo con gli occhi fissi li', basterebbe pensarci un po' su e si potrebbe vedere che invece le cose positive ci sono. Solo che magari ci vengono cosi' automatiche,che siamo “istintivamente intelligenti” e scusatemi l'uso un' po' contrastante dei
termini.
L'intelligenza non e' solo quando qualcuno ci fa notare che siamo intelligenti. Possiamo esserlo anche quando ci laviamo i denti la mattina solo perché' abbiamo capito dopo 19 anni di vita che spazzolare i denti con un moto verticale anziche' uno orizzontale e' piu' funzionale allo scopo di avere una dentatura pulita.Al 20esimo anno abbiamo avuto la nostra piccola illuminazione,purtroppo nessuno ce lo aveva mai spiegato prima e abbiamo dovuto fare tutto da soli.
Certo potreste dire che ci si poteva pensare prima su quale fosse l'utilizzo corretto dello spazzolino,ma a questo punto vi chiedo::secondo voi tutte le grandi idee o invenzioni come nascono?Nascono con noi?C'è' un tempo limite entro il quale vanno ideate? Pensate a tutte le piccole cose che fanno parte della nostra vita,qualcuno le ha pensate per noi e non siamo stati noi a farle,dalle cose piu' stupide come la caffettiere a quelle piu' complesse come la nostra auto.Siamo stupidi perche' non ci abbiamo pensato prima noi a creare un cavatappi?Eppure e' semplice un cavatappi che ci vuole?
Il Blog può' essere uno strumento fantastico per capirsi,magari quello che nella mente era solo un nebuloso pensiero messo per iscritto assume una nuova forma e riesce a darci una maggiore chiarezza di chi siamo.
Altro modo di pensare comune e' quello che se sbagli troppe volte un qualcosa allora sei uno stupido. Vero,lo sei. Non riesci con i tuoi mezzi ad avere un risultato. E sei stupido non perché' non riesci a raggiungere l'obbiettivo ma perché' non trovi altri mezzi, perché' non stai cercando altre strade!
Concludendo il discorso credo di essere effettivamente stupido,seriamente stupido, ma quantomeno cerco di stimolarmi creandomi situazioni nuove sulle quali applicarmi seguendo quella che sento essere la mia strada,il primo e piu' grave errore che si può fare vivendo la vita e' di non viverla secondo natura,la propria.

mercoledì 3 marzo 2010

Le probabilità.....servono veramente? La teoria del Caos.

Immaginate di dover scegliere tra tre bicchieri capovolti, solo sotto uno di loro c'è qualcosa.Dovete scegliere tra uno dei tre ma se scegliete uno di quelli dove sotto non c'è nulla allora sarete costretti a pagare un pegno.Quante probabilità ci saranno di sbagliare? 2 su 3 e 1 su 3 di vincere. Fate i vostri calcoli e dite che le probabilità sono sfavorevoli ma non troppo e anche se rischiate di pagare pegno.Tutto dipende semplicemente dal vostro porvi di fronte alle cose, a come le affrontate con che spirito.Questo vuole solo fare da premessa a quello che secondo me è un modo di vivere la vita limitativo e ristretto per non dire antiproducente.
Diciamo che volete giocare alla lotteria, con che spirito lo fate se mai doveste decidere di farlo? Le probabiloità vi sono davvero avverse,è quasi certo che non vincerete un bel niente eppure lo fate ugualmente.Dovete tentare la fortuna, dovete ricercare una possibilità, sfruttare una misera probilità. Ha senso? Ha senso fare una cosa con un risultato tanto incerto come giocare alla lotteria? Analiziamo il giocatore per grandi linee.Chi gioca sostanzialmente è una persona che vuole guadagnare con poco sforzo quello che secondo il suo punto di vista sarebbe il benessere.Tutto subito e facilmente.In nome di questo si sprecano risorse,perchè tali sono i soldi che gettiamo in queste pratiche che invece potrebbero essere investite per creare qualcosa.E quando parlo di creazione intendo dire investire le proprie energie con voglia di fare in qualcosa in cui si crede.Non bruciare tutto per seguire il dio -tutto e subito- ma saper essere umili e avere pazienza e costanza.
Ma torniamo all'argomento principale e rivolgiamo la nostra attenzione verso chi crede di poter applicare una logica in certi casi matematica alla vita di tutti i giorni.
Prendiamo l'esempio di chi dice che andare in moto è pericoloso e andrebbe evitato.Che le statistiche parlano di un (sono solo esempi) 30% di morti in più in caso di incidente per chi si muove in moto anzichè in auto.Sembrerebbe logico e corretto seguire il consiglio ed effetivamente evitare di andare sulle due ruote.La logica... Adesso prendiamo il motociclista incallito che sono 15 anni che gira in moto in qualsiasi condizione climatica, in giro per autostrade o su per le montagne.Ci racconta di come sia bello muoversi in questo modo e degli incidenti che ha avuto ma che non gli hanno mai procurato danni gravi (gli stessi che si potrebbero avere in auto).Chi ha ragione tra i due? Quello timoroso che consiglia di non viaggiare in quel modo o l'easy-rider? Ecco l'errore che si fa più facilemnte e che accomuna persone diverse.Credere che nelle cose ci sia una precisa ragione, come se tutto si potesse misurare con un metro e decidere con questo cosa sia corretto e cosa non lo sia.Cercare di pensare la vita come un sistema finito con determinati limiti senza considerare che siamo circondati da un infinito costituito da N possibilità dove è impossibile arrivare a una soluzione.Un'equazione costituita da sole incognite dove se crediamo di vedere un elemento certo questo perde significato dinnanzi alla molteciplità costituita dal tutto. Noi siamo tutto,ne facciamo parte ne siamo sommersi.Se non si riesce a intravedere le strette interconnessioni, il come noi tutti siamo un organismo, chi crede di avere le risposte è un povero stolto. Chi crede di vedere oltre o di capire qualcosa che secondo lui regola ciò che cicirconda è solo un illuso che incapace di affrontare la molteciplità si chiude nel suo misero IO piccolo e insignificante, nella sua piccolezza.
Probabilmente dicendo questo mi si potrebbe accusare di annichilimento della persona ma non è così! Non sto innegiando all'insignificanza dell'essere umano in quanto persona pensante, sto solo dichiarando che si debba vivere la vita ascoltandola e ricreandola, dando ad essa un contrraccambio di quello che lei ci ha offerto, la possibilità di essere creati ma anche di creare.